mercoledì 9 luglio 2014

Di tunnel e di etichette


 
(Niente e nessuno sfugge dall'essere etichettato e catalogato... Figuriamoci i libri!)


Dalla notte dei tempi ogni cosa, persona, animale, pianta, muschio o lichene che sia passato sotto gli occhi di un essere umano s'è ritrovato catalogato e etichettato, che lo volesse o meno, che fosse giusto o che non lo fosse. Così è successo anche per i libri di ogni biblioteca, spesso suddivisi con il metodo ideato da costui:

 
 
Melvil Dewey, mentre lavorava in una biblioteca immagino un po' più grande di quella di Montelupo, si accorse che se divideva i libri per “classi” e ad ogni classe dava un numero aveva meno difficoltà a trovarli sugli scaffali. Fu così che inventò il metodo di classificazione che porta il suo nome e che era utilizzato anche al Nautilus.

Per il MMAB invece è stato deciso un sistema di classificazione più intuitivo di quello del nostro amico Melvil, ovvero scrivere semplicemente sulle etichette le prime 4 lettere del genere e le prime 4 dell'autore. Per il genere rosa avremo quindi etichette con scritto ROSA, per la narrativa NARR, per la saggistica SAGG, per i fantasy MOPA (MOndi PAralleli) ecc... ci saranno poi dei piccoli bollini colorati sul dorso dei libri che vi aiuteranno ad individuare meglio i generi sugli scaffali, sempre che non siate daltonici.

Per ora la maggior parte dei libri ha la vecchia etichetta. Potete ammirare però una fetta di quello che verrà tra i gialli, i rosa e le novità: roba come ROSA CANE, ROSA CASA e ROSA BARA. Oppure SABE SALU FAMI che se lo leggi al contrario è chiaramente qualcosa di satanico.

Dal bancone non vediamo l'ora che tutti i libri abbiano la nuova etichetta, per trovarli meglio e perché i colorini sugli scaffali sono molto carini.
 Personalmente ho talmente tanta smania di avere le etichette nuove che non faccio altro che ricatalogare i libri. È così che sono entrata nel tunnel.
Si dice che dopo giorni e giorni di ricatalogazione la mente umana cominci ad etichettare con il sistema del MMAB tutto e tutti. Si dice. E noi del bancone ci crediamo. Fermamente.
 

Il genere MAZZ, dobbiamo scegliere ancora il colore del bollino.

MAZZ MAZZ e MAZZ GRAZ in attesa di tornare sul loro scaffale, lontano da MOPA BROO.
 
 
(Camilla M.)

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