mercoledì 30 aprile 2014

I meglio posti dell'internet secondo noi


Cari lettori di Civilupo, vi scriviamo tra cumuli di libri e scaffali nuovi di pacca mentre cerchiamo invano di raccapezzarci sistemiamo gli ultimi dettagli del trasferimento al MMAB. Ma nonostante questo turbinio di novità e cose da spostare e costruire per far sì che l'inaugurazione di domenica (non mancate!) volga al meglio, non ci siamo dimenticati di voi.
Sì, perché in questo post vi consigliamo addirittura i nostri posti preferiti dell'internet! Pensate che bello! Amica lettrice che non sai dove pescare una stupenda gif del Signore degli Anelli,  qui su Civilupo trovi pane per i tuoi denti! Amico lettore che non sai cosa regalare alla tua ragazza per il mesiversario, su Civilupo c'è un link adatto a te! Ma andiamo con ordine.

Ludovico si sente di consigliare un solo indirizzo, che però definisce "raccomandabilissimo": spinoza.it.


Camilla M. anche lei ama spinoza, ma soprattutto ama le arti marziali orientali: se volete farvi una cultura sull'argomento, e disperarvi perché per quanto possiate essere bravi in qualcosa ci sarà sempre qualcuno asiatico più bravo e giovane di voi, Camilla consiglia di andare su YouTube e visionare fantastici video tipo questo:


Stefania, nelle poche serate in cui non è alle prese con impegni di teatro e corsi di tedesco, va in cerca di qualche film e serie tv da godersi in santa pace. Lei se li guarda su eradeipesci.



Carlotta è assidua frequentatrice, oltre che di instagram, di pagine facebook dall'ironia particolarmente politically incorrect come L'ottimismo di Lana Del Rey e  Dillo con uno screenshot.


(Lana Del Rey, sempre foriera di grande joie de vivre)


O voi che state arredando/ristrutturando casa, sappiate che la nostra Giulia vi è vicina; e, oltre a guardare film in streaming su cineblog01 e a cercare le recensioni e tutte le nuove uscite su mymovies, consiglia due siti fondamentali, il primo per chi è in cerca di ispirazione e vuole farsi un'idea di tutti i possibili stili di arredamento, il secondo per chi vuole comprare mobili e articoli per la casa online: archiexpo e dalani.



Riccardo è il geniale cercatore di gif: tutti noi abbiamo impressa in mente l'immagine di lui che, durante le pause dei corsi di aggiornamento all'ASEV, non riusciva a smettere di ridere davanti allo schermo mentre noialtri ci riprendevamo a stento dopo tre ore filate di ECDL. Il sito su cui trova le più divertenti è 9gag, che raccoglie non solo gif ma anche video e immagini divertenti da tutto il mondo. Se invece siete dei fan delle serie tv in lingua originale, andate su Italian Subs Addicted, la community italiana dei sottotitoli.


Camilla R. (quella anziana) è appassionata di blog. Ne segue moltissimi, in particolare di cibo e letteratura. Guai però a parlarle di Giallozafferano o di Loredana Lipperini, che si indigna. Legge quasi ogni giorno gli articoli di dissapore e di  amlo, il blog dello scrittore Amleto De Silva.


E veniamo a Mattia. Per quanto riguarda internet, si farebbe prima a dire quali siti non frequenta: principalmente, comunque, si nutre di testate web e canali su anime, manga e videogiochi. L'elenco sarebbe lungo, ci limitiamo a citarne alcuni: fairy tail fansub, tuttoanimemanga, giardiniblog (per discutere di pc e informatica), allgameforum, fatesubs e molti, molti altri.


P.S. Il migliore posto in assoluto sull'internet è Civilupo!

domenica 27 aprile 2014

Il Cantiere in trasferta - Le visite

I ragazzi del Cantiere in visita al Museo Artistico Industriale Bitossi
Altro giro altra corsa. Mercoledì vi abbiamo raccontato dell'avvio del Cantiere di Arte Contemporanea "LO 2.0 Vol.3: Officina d'arte" e del suo tutor artistico Eugenio Taccini. Oggi invece vi porteremo alla scoperta delle realtà locali della ceramica che i nostri cantieranti hanno visitato allo scopo di farsi un'idea di quel che andranno a combinare. 

Marina Vignozzi parla della collezione della prima sala
Il primo luogo che li ha ospitati è stato il Museo Artistico Industriale Bitossi, posto a pochi passi dal Museo della Ceramica, nell'edificio storico risalente alla fine degli anni '20 un tempo sede della Manifattura Bitossi. Ora ospita invece la Fondazione Vittoriano Bitossi che si occupa, tra altre cose, anche di curare questo piccolo ma splendido Museo. Aperto nel 2003, espone la produzione di Ceramica Artistica dell'azienda dalla sua apertura negli anni '20 del Novecento fino ad oggi. L'allestimento attuale della prima sala è volto proprio a ripercorrere la storia della Manifattura, dai suoi esordi in chiave robbiana fino all'avvento del design e alla permanenza di Aldo Londi come direttore artistico (1946-76), per proseguire verso l'adeguamento allo stile degli anni '80 e le sperimentazioni dell'era contemporanea. 
La sala dedicata ai designers nel Museo Bitossi
La seconda sala espone come gioielli pezzi progettati da noti designer che hanno collaborato con l'azienda nel corso degli anni come Ettore Sottsass, Matteo Thun, i fratelli Bouroullec, Karim Rashid e tanti altri. I ragazzi sono stati accolti da Paolo Pinelli ed Elisabetta Daini, rappresentanti della Fondazione, e dalla storica Marina Vignozzi, già incontrata in occasione del seminario di apertura del Cantiere. Hanno avuto anche la possibilità di visitare l'enorme archivio, che offre uno spaccato della portata della produzione all'avanguardia della Bitossi forse ancor più vivido del Museo. Chi vi scrive è una grande appassionata di ceramica Bitossi e alla visione di "cotanta roba" si sentiva come un bambino in un enorme centro commerciale del dolciume. Il discorso iniziale di Paolo Pinelli è stato per i nostri cantierini, speriamo, fonte di ispirazione e stimolo per la futura applicazione della teoria alla pratica. 


Dopo aver visto come la ceramica possa trasformarsi in oggetto d'arredamento e al tempo stesso in opera d'arte, i ragazzi sono entrati là dove si manipola e si plasma la materia d'elezione del territorio. Hanno infatti fatto un'incursione nella tana del lupo: in una Manifattura Ceramica, e specificatamente nella sede di Ceramiche Virginia, azienda che produce ceramiche artistiche per arredo casa e tavola interamente artigianali nei pressi di Montespertoli da più di 40 anni. I suoi prodotti sono legati alla tradizione della zona ma anche alle innovazioni del design e delle tecniche, e sono ormai utilizzati nelle case europee e statunitensi grazie all'attività di importanti distributori. Con la linea "Virginia Casa", nata nel 2009, l'azienda si è imposta definitivamente anche nel nostro paese. 
In visita al sacrario: l'azienda Ceramiche Virginia
I ragazzi sono stati accompagnati direttamente dagli addetti dell'azienda a visionare le varie fasi di produzione delle ceramiche, dalla modellatura alla decorazione, fino alla cottura e alla confezione. Hanno quindi potuto assistere ai passaggi necessari a trasformare l'argilla in prodotto finito pronto per il commercio, e non si sono peritati a rivolgere numerose domande ai loro accompagnatori su tecniche, smalti e temperature di cottura. Alcuni di loro, studenti dell'Accademia di Belle Arti di Firenze, avevano un test di ceramica proprio il giorno dopo quindi nulla di meglio di un ripasso direttamente sui luoghi del misfatto. 



Le visite dei nostri eroi non sono terminate ma Civilupo attende a svelarvi il seguito. Non perdete la prossima puntata!

mercoledì 23 aprile 2014

Iniziando a Cantierar - Partenza di un'avventura

Alcuni tra i ragazzi che partecipano al Cantiere e il maestro Eugenio Taccini

Oltre a impacchettamenti di volumi datati e attuali, imbianchini al lavoro e spostamenti di ceramiche, a Montelupo la forte brezza portatrice di novità si manifesta anche in altri anfratti. Da qualche giorno alcuni visi sconosciuti, accompagnati da “attitude” da artista, vestiti comodi e capelli scarmigliati girano per le nostre strade e si presentano alla nostra mensa, fino a poco tempo fa tempio dell'impiegato comunale medio. Sono i quindici ragazzi che prenderanno parte al Cantiere di Arte Contemporanea “LO 2.0 Vol.3: Officina d'arte”, sponsorizzato dalla nostrana Fondazione Museo Montelupo e collocato all'interno del più ampio progetto “Il Mare tra le Genti”, volto ad approfondire i rapporti tra paesi mediterranei e l’attività dei ceramisti montelupini. L'iniziativa è sostenuta anche dalla Regione Toscana nella misura “Toscanaincontemporanea”. L'obiettivo primario del Cantiere è quello di riproporre il clima di scambio, collaborazione e insegnamento esistente nelle botteghe di un tempo, per stimolare le giovani menti attraverso il confronto con artisti ormai affermati. 
Quest'anno tale compito è toccato al maestro montelupino DOC Eugenio Taccini, ceramista, scultore, pittore ma soprattutto innovatore. La sua folgorazione per la materia ceramica avvenne diversi anni or sono, quando nel giardino del nonno furono ritrovati alcuni frammenti ceramici. Da lì la sua strada fu segnata: allievo di Venturino Venturi, si staccò poi dall'aura protettrice del maestro per dedicarsi alla sua arte. Oggetti ornamentali (anche per nientepopodimeno che l'atelier parigino di Christian Dior) ma soprattutto grandi pannelli da lui realizzati furono posti a decorare le sedi di istituzioni pubbliche e non, tra cui la facciata del nostro benamato Comune. Taccini è celebre soprattutto per le sue personali rappresentazioni degli Arlecchini e dei Pinocchi, che animano tutt'ora il suo coloratissimo laboratorio di Via XX Settembre, condiviso con sua figlia Lea, anch'ella artista. Le sue tecniche innovative e la sua interpretazione della tradizione culturale locale in chiave moderna gli hanno valso l'importante ruolo di traghettatore delle anime dei nostri 15 nel mondo della ceramica e delle sue possibilità creative.


I ragazzi toccano con mano alcune ceramiche montelupine 
Il Cantiere inizierà ufficialmente Lunedì 5 Maggio e i risultati saranno sotto gli occhi di tutti già a fine Giugno, in occasione della Festa della Ceramica. Per non rovinarvi la sopresa non riveliamo niente, ma assicuriamo che non rimarrete delusi.
Nonostante manchino ancora un paio di settimane alla partenza, i ragazzi sono già stati catapultati in questo universo fatto di terra e colori. Un seminario introduttivo svoltosi Lunedì 7 Aprile ha permesso loro di avere un quadro d'insieme della storia della ceramica di Montelupo attraverso i secoli grazie agli interventi di Fausto Berti, direttore del Museo della Ceramica di Montelupo, e Marina Vignozzi, storica e autrice di numerosi testi sulla ceramica montelupina contemporanea. Il contributo di Gianpiero Alfarano, direttore del Design Campus dell'Università degli Studi di Firenze, ha invece dato spunti di riflessione sul ruolo del design e sulla sua applicazione all'arte. Con Oliva Rucellai, curatrice del Museo Richard-Ginori della Manifattura di Doccia, e Alessio Ferrari, nostro alfiere del Museo della Ceramica, è stato dato uno sguardo alla realtà museale e alle modalità di esposizione della ceramica, nonché alla storia di un'azienda storica del territorio fiorentino come la Richard-Ginori. I ragazzi sono stati poi accompagnati a far visite in musei e manifatture ma questa è un'altra storia e ve la racconteremo in una nuova puntata. Restate con noi.


L'intervento del prof. Alfarano



sabato 19 aprile 2014

Cibi indigesti che abbiamo ingurgitato a Pasqua

 
Oggi è Pasqua, e noi di Civilupo abbiamo deciso di tenere compagnia ai nostri lettori con due agghiaccianti racconti di cibi tremendi che i parenti ci hanno propinato ai pranzi delle feste. Tutti noi abbiamo un parente che cucina sugna, e tutti noi siamo costretti a mandarla giù. E se ora vi sentite come un cobra che sta digerendo un topo intero, fatevi coraggio: siamo con voi.

Il primo racconto è di Camilla più vecchia, che scrive: "L'insalata russa anni ottanta della prozia, classico irrinunciabile di ogni pranzo con famiglia di mia madre, che pur essendo figlia unica ha quaranta cugini e almeno il quadruplo di zii. Di solito viene servita come antipasto, così gli ospiti nuovi capiscono subito che disgrazia è stata essere stati invitati. Immaginatevi una cofana da tre quintali di maionese (maionese industriale, chiaramente, fatta dalla Kraft con uova in polvere e olio di motore), nella quale galleggiano variopinti sottaceti, cipolline all'agro, verdure lesse e, giusto per dare consistenza al tutto, uova e tonno, che tra l'altro non si capisce cosa c'entrano con l'insalata russa. Buona è buona, eh. Però ci vogliono tre settimane a digerirla. E poi ti frega tutto il pranzo: una volta che te ne sei ingollato un piatto, dopo che cavolo ti mangi? La frutta e a letto. Secondo me questa insalata ha causato almeno un divorzio: il parente acquisito della coppia non la voleva più mangiare e ha preso una decisione drastica".

Il secondo racconto è di Ludovico: "Poi ci fu la volta in cui la madre decise di preparare la pastiera napoletana. Senza un motivo apparente. Anche perché in famiglia -da fine ‘700 in poi, ma i documenti sono lacunosi- nessuno è nato più a Sud di Quercegrossa. Nemmeno i parenti acquisiti. In ogni caso la decisione era stata presa; a nulla valsero proteste e minacce. Quindi, alla fine di un pranzo che Trimalcione in confronto è un ragazzo, in uno scenario apocalittico, fatto di rutti soffocati mica sempre e gente stravaccata sui divani, tra colombe, schiacciate di Pasqua e uova di ogni tipo, dimensione e gusto, arrivò in tavola anche la pastiera. Fu portata con un muletto noleggiato appositamente dal magazziniere del Conad. Una leggera crosticina nascondeva una puddinga dal peso specifico del basalto, con asteroidi canditi legati da un magma rassegato di ricotta. L’assaggio -ovviamente non facoltativo- diede il colpo di grazia a bambini e anziani, i cui deboli stomaci non ressero l’urto di quel piombo. Gli inevitabili avanzi dell’abominio sono ancora disseminati in alcune zone della Terra. Pare che ormai neanche il diamante riesca a scalfirli. Alla loro durezza è associata ad una certa elasticità, cosa che li rende ricercatissimi materiali da costruzione per strutture antisismiche".

Buona Pasqua a tutti! Burp.

mercoledì 16 aprile 2014

Aspettando disperatamente la Pasqua


Per quanto possa sembrare che apparteniamo ad una specie diversa, noi volontari siamo proprio come voi lavoratori normali: per esempio andiamo in ufficio tutti i giorni, aspettiamo lo stipendio con trepidazione, consumiamo quantità industrialissime e cancerogene di orribile caffè delle macchinette e, soprattutto, ogni tanto abbiamo bisogno di una vacanza. Perché nella vita uno ogni tanto prova il desiderio di fare colazione a tavola, seduto con una bella fetta di torta e una tazza di latte, e non ingozzandosi in piedi mentre con una mano tiene il cucchiaio e e con l'altra si infila una manica del giaccone. Perché guardarsi tutta la terza stagione di Game Of Thrones in una sera fino a notte fonda sapendo che la mattina dopo non ci si deve svegliare è indispensabile. Perché la ceramica è bella ma ci sono anche la musica, il cinema, le mostre d'arte. Perché va bene essere giovani e avere voglia di lavorare, però siamo esseri umani e se non stacchiamo un minimo il cervello impazziamo, anzi muoriamo.
Sarà perché avevamo iniziato a volontariare da nemmeno un mese e mezzo, ma le vacanze di Natale noi del Servizio Civile le abbiamo prese con filosofia: l'atmosfera era tipo "ma già in ferie?", inoltre essendo ggiòvani e più o meno con le tasche vuote per alcuni di noi insieme a Gesù Bambino sono nate opportunità lavorative occasionali per racimolare qualche soldo.
Ma la Pasqua no. Cioè, abbiamo bisogno della Pasqua. Arranchiamo faticosamente verso la Pasqua. Desideriamo, più che mai, la Pasqua. E questi ultimi giorni lavorativi prima della festa in cui ci si ingozza di cioccolata per antonomasia stanno diventando pesanti e indigesti come una ricetta di Benedetta Parodi.
Perciò il nostro post di oggi è uno #staystrong per tutti gli studenti, volontari, lavoratori, operatori, artisti, e anche per la gente a casa che sta davanti a un portatile a fare il refresh  continuo della prenet. Siamo con voi. Solidali nella lotta quotidiana, soprattutto nella lotta alla stanchezza quotidiana che inevitabilmente giunge in questo periodo, in cui uno, pur con tutto l'amore per il proprio lavoro e la più strenua volontà di andare avanti, si chiede come mai non è nato nella schiera dei fortunati che la mattina si svegliano e devono solo decidere se fare yoga o pilates. E non c'è niente di male in questo.
Coraggio, Pasqua arriverà per tutti.


domenica 13 aprile 2014

Roberto, l'unico coraggioso libraio di Montelupo

Non so se lo sapete, ma a Montelupo c'è una libreria. Si chiama "La Quarta Dimensione", è in via Giro delle Mura ed è aperta da dicembre 2013.
Il libraio e titolare dell'attività si chiama Roberto, e lo vedete qui in foto assorto nel suo lavoro. Roberto ha origini genovesi ma vive in toscana da tanti anni. Siamo andati a fargli un'intervista perché una delle prime cose che ci hanno detto di Montelupo quando siamo arrivati (a novembre scorso) è che nel centro città non c'erano librerie. Negozi di ceramica, di ottica, bar, cioccolaterie, pittori e vetrai sì, ma librerie no. Abbiamo scoperto una realtà che non ci aspettavamo, curata da un esperto e con un interesse particolare per gli autori indipendenti.

Civilupo: Come mai hai deciso di aprire una libreria?
Roberto: Mi piace leggere e scrivere. Svolgo varie attività come scrittore e traduttore (Roberto ha scritto, tra gli altri, un romanzo di fantascienza che si intitola "Le Atomiche di Mozart" e che potete trovare, oltre che nella sua libreria, qui, ndr). Il libraio è stato il primo lavoro che ho fatto da dipendente, ho alle spalle un'esperienza di dieci anni in una libreria fiorentina. Così quando si è presentata la volontà e la necessità di fare qualcosa da solo mi sono orientato verso ciò che conoscevo bene e che mi piaceva.

C: Come mai hai scelto Montelupo Fiorentino?
R: La prima libreria l'ho aperta a Firenze nel 2011. Ho mandato avanti l'attività per un paio d'anni, poi ho voluto provare una realtà più piccola e vivibile. Montelupo è un Comune piccolo, ma non piccolissimo. Se uno sceglie di avere a che fare con la cultura - ad esempio vendendo libri - è bello poter scegliere anche un luogo che ha una storia, e Montelupo ce l'ha. E' facile da raggiungere con i mezzi pubblici, io prendo il treno. Ho trovato un posto e un fondo accessibili. Inizialmente l'idea era di avere una base e concentrarsi sulla vendita su ordinazione, ma parlando con alcune persone che ho conosciuto qui, in particolare con la signora dell'agenzia immobiliare che mi ha affittato il fondo, mi sono reso conto che aprire al pubblico significava dare un servizio alla comunità. E' strano che a Firenze ci siano decine e decine di librerie, poi si esce dalla città ed è pieno di paesi dove non ce n'è nemmeno una.



C: La tua libreria è orientata verso tutto ciò che ha a che fare con la spiritualità e il mistero. E' una tematica che ti appassiona?
R: Ho un master in gestione dei conflitti interreligiosi e interculturali e ho scritto libri a tema. Dovendomi lanciare in quest'avventura ho scelto di privilegiare qualcosa che ho studiato e che mi piace. Però in libreria cerco di tenere tutto: le ultime novità presenti sul mercato, i best seller, i classici. Vendo libri anche su ordinazione: cerco di far arrivare qualsiasi testo mi venga richiesto, anche di piccoli editori e di difficile reperibilità. Poi certo, qui si può trovare dal libro religioso vero e proprio al libro sugli Ufo, su Atlantide, ma ripeto che essendo l'unica realtà libraria cerco di avere a disposizione un po' di tutto.


A questo punto Roberto ci mostra il suo "tavolino", visibile appena si entra nel locale. E' un tavolino rotondo coperto da una tovaglia a scacchi su cui sono apparecchiati, oltre a caramelle di ogni tipo, alcuni libri.

C: Ci spieghi questa cosa del tavolino?
R: Il tavolino è un modo per dare visibilità agli scrittori esordienti o indipendenti. Oggi per gli autori non è difficile pubblicare. Il difficile è arrivare in libreria: chi vende libri non è sempre disposto a rischiare di sprecare spazio prezioso per un autore o un'opera che non garantisca un sicuro guadagno. Allora mi sono inventato questo tavolino: tutti gli autori che hanno piacere di vedere il loro lavoro esposto al pubblico sono i benvenuti, e i loro libri hanno uno spazio speciale che è il tavolino, al centro della libreria, separato da tutti gli altri scaffali e visibile non appena uno entra.



C: Questa intervista che ti stiamo facendo verrà pubblicata su una testata on -line, un blog. Tu credi ancora nell'attrattiva dell'oggetto - libro rispetto alle sue numerose versioni non cartacee?
R: Le vedo come due cose che possono collaborare: mi piace andare su internet e trovo improbabile l'idea di reperire la stessa quantità di informazioni che si trovano on-line utilizzando semplicemente i libri. D'altra parte è anche vero che tante cose su internet oggi ci sono, domani spariscono, mentre il libro ha una garanzia di fisicità e anche di qualità, perché è originato da uno sforzo congiunto, c'è un autore e ci sono editori che hanno deciso di investire scommettendo sulla riuscita di quel determinato testo.

C: La libreria sta andando bene?
R: Sta pian piano decollando. Ho una risposta molto migliore qui di quella che avevo a Firenze. Potrebbe andare meglio, ma essendo in periodo di crisi e essendo l'attività formata da una sola persona, per passione, aperta da poco, in una realtà così piccola, sono moderatamente ottimista.

 C: Cosa vorresti per il futuro?
R: Vorrei riuscire a tenere aperto nonostante tutte le spese e vorrei riuscire a sviluppare un settore della libreria che al momento è un po' ristretto, quello della musica. E poi vorrei riuscire ad andare in pensione!

mercoledì 9 aprile 2014

Anteprima MMAB!



 Oggi, in quel vortice di scatoloni contrassegnati da inquietanti scritte ("Scarto Ragazzi", BOH) che è l'ex centro Nautilus, è giunta notizia che l'imbianchino del MMAB aveva quasi finito di pittare i locali della futura nuova biblioteca.
Appreso che i nostri responsabili stavano per andare a verificare la situazione, noi Civilupi zitti zitti quatti quatti ci siamo intrufolati muniti di smartphone per scattare alcune foto del work in progress e mostrarle a tutti voi lettori in anteprima assoluta.
Ecco quindi le prime immagini del MMAB, futuro punto di riferimento culturale montelupino. C'è ancora tanto da fare, come potete vedere, e l'inaugurazione è prevista davvero a breve, Domenica 4 Maggio per l'esattezza.
Gli scaffali della zona biblioteca sono contrassegnati da colori caldi, azzurri, verdi e gialli polverosi e densi che ricordano la terra. Li abbiamo trovati molto belli e particolari, e speriamo che siano in tanti quelli che vorranno venire ad ammirarli dal vivo.
Ce la possiamo fare!


La futura sala lettura

Il futuro Bookshop


Dal Bookshop alla Biblioteca

Futuri scaffali

Massimo, Massimiliano, Marisa e Andrea testano la solidità del bancone del MMAB

Corridoi della Biblioteca ancora da imbiancare

Massimo al nuovo bancone

domenica 6 aprile 2014

L'inaugurazione del Centro Giovani


Questo trio di guerriere che vedete in foto è formato dalla nostra Giulia del Servizio Civile e da Sara e Giada, due operatrici (ggiòvani e belle più che mai, tra l'altro) del Centro Giovani La Fornace. Queste tre persone hanno organizzato l'inaugurazione ufficiale del Centro quasi in autonomia;  in particolare l'organizzazione è stata una vera e propria sfida per Giulia, che ha dato fondo alle scorte di sigarette. Ragazzi, avere la riuscita di un evento in mano mette un'ansia esagerata! Però poi c'è la soddisfazione di vedere che il risultato è una bella festa come quella di ieri, dove, in un pomeriggio tiepido di primavera, il cortile della ex Fornace di Via Giro delle Mura era pieno di giovanissimi dagli undici anni in su, che dipingevano, cantavano, suonavano, giocavano con le clavette circensi, recitavano poesie, sgrifavano bruschette al pomodoro come se non ci fosse un domani e facevano casino alla grande, che in certe occasioni ci sta proprio bene.
Il Centro ha iniziato a funzionare nel Marzo del 2013 in seguito alla ristrutturazione di una fornace precedentemente utilizzata per cuocere le ceramiche, ma soltanto nel corso dell'ultimo mese la struttura è stata arricchita da ascensore e bagni, che ne hanno completato l'agibilità.
I ragazzi che di solito frequentano il centro si sono goduti il pomeriggio insieme. Il vero momento di gioia per noi del Servizio Civile è stato vedere la soddisfazione di Giulia (la osservavamo da sopra le nostre bruschette) e sentire Antonio di Pietro, il pedagogista del Centro, che diceva "questo posto stanno cominciando veramente a viverlo" e aveva gli occhi che gli sorridevano, mentre lo diceva.
Ci teniamo a ringraziare il sindaco Rossana Mori che ogni volta che c'è un'occasione in cui i giovani sono protagonisti parla del nostro blog. Ci fa davvero piacere sapere che lo legge e che pensa che sia una realtà importante. Anche noi Civilupi, a rischio di sembrare immodesti, lo pensiamo.

Momento precedente all'inaugurazione

Il discorso dell'Assessore Marzio Cresci

Un momento del discorso del Sindaco

Anche i ragazzi hanno fatto il loro discorso


Mostra fotografica del fotoclub "Fotolupo" all'interno del Centro



Vista dalla finestra del Centro


La violinista! Non ci ricordiamo come si chiama ma era fantastica!


Mattia che declama poesie in cortile

Un momento di pittura "live" dei ragazzi




mercoledì 2 aprile 2014

Pronti? Partenza... Trasloco!

Oggi a Civilupo siamo contentoni perché la Camilla più giovane, dopo un adeguato incoraggiamento (l'abbiamo minacciata con dei coppi di ceramica pesantissimi) ha scritto il suo primo, e speriamo non ultimo, post per questo blog. Ci parla del trasloco della biblioteca. Lei ne sa più di tutti dal momento che passa quasi tutte le sue ore di Servizio Civile al prestito libri, e sta personalmente svuotando parte degli scaffali (potete ammirarla in posa plastica nella foto accanto).
Ecco cosa scrive Camilla:

Dopo 14 anni di apertura in piazza 8 Marzo 1944, la biblioteca del Nautilus si chiude per riaprirsi al Museo della Ceramica e diventare parte integrante del MMAB (Montelupo Museo Archivio Biblioteca).
Non ci resta che prendere i libri uno per uno e decidere cosa deve essere portato con noi. Gli scaffali si cominciano già a svuotare, Milena e Elena sono sommerse da improbabili edizioni polverose da scartare o da ricollocare, Silvia è in postazione da combattimento al centralino, io... boh, faccio quello che mi chiedono, per me in fin dei conti è tutta una novità!
Mentre noi ci addentriamo nel tunnel del trasloco, dei giovani gagliardi, tra cui Mario, Serena e Adelaide, dimostrando il loro ardente desiderio di avere un luogo pubblico dove studiare, hanno dato la disponibilità a creare al centro giovani di Montelupo una piccola sala lettura per il mese di aprile. Direi che è stata una gran bella idea e che è veramente bello vedere volontari attivarsi per garantire uno spazio pubblico per leggere e studiare!
È appena iniziata l'avventura che durerà un mese, alla ricerca dei libri più letti, di quelli più e trascurati, di quelli vecchi ma proprio vecchi e quelli diversamente giovani, tipo quella simpatica cartina della Jugoslavia ritrovata qualche mese fa da Giuseppe (mi dicono, io non c'ero ma ci credo), o quel libro con un floppy disk allegato che mi sono ritrovata per le mani proprio questa settimana. Rimbocchiamoci le maniche in attesa che arrivi maggio!

Libri ammucchiati sui tavoli in attesa di essere inscatolati

Questo scaffale era pieno una volta!

Sandro della Coop. Pegaso che carica i libri sul camioncino
 

 

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