domenica 5 ottobre 2014

Civilupo incontra StileLibero


Le vedete queste tre giovani sorridenti? Sono Belinda Ninci, Marianna Castellani e Valentina Batini: le StileLibero. Da alcuni mesi rappresentano una realtà artistica montelupina e dopo aver partecipato agli eventi organizzati dal Comune aprendo i loro studi e presentando nuovi lavori, stanno organizzando il primo vero e proprio happening interamente pensato e progettato da loro.

Vogliamo premettere che questa per noi è stata più di una semplice intervista: quella che abbiamo fatto sotto il pergolato di Piazza della Libertà è stata, infatti, una corroborante chiacchierata su tematiche quali cosa sia l'arte, perché non viene compresa, cosa si può fare a riguardo, il benessere dell'attività artistica al di là del benessere economico che questa può dare, come e quando un artista rompe le scatole e perché è bene che lo faccia forever and ever, come si mantiene alta la qualità del proprio lavoro, perché l'arte non è intrattenimento, l'importanza del discutere di ispirazioni e mete artistiche anziché di mete commerciali e molto, molto altro. Ci sentiamo di dire che noi di Civilupo consideriamo tutto ciò che riguarda l'arte una questione fondamentale e che durante l'intervista ci è capitato di chiederci come mai non ne parliamo ogni santo giorno che il padreterno mette in terra. Tutti dovremmo parlarne. Parliamone tutti, parlatene anche voi.
Volendo trascrivere l'intervista per intero, ci sarebbero volute settordicimilamille pagine di blog, e quindi quella che leggete qua sotto è la trasposizione degli elementi che più vi faranno conoscere le attività del gruppo StileLibero e lo spirito con cui le nostre tre lavorano. Buona lettura.

Civilupo: Com'è nata l'idea di formare questo...questa...formazione? Come dobbiamo chiamarvi?
StileLibero: Potete chiamarci semplicemente gruppo! Siamo un gruppo che si è formato intorno agli eventi natalizi della fine del 2013. Valentina, dopo aver chiuso il suo atelier, stava tenendo una mostra in uno spazio provvisorio, mentre Marianna aveva lo studio chiuso da tempo per matenità e Belinda aveva trovato la sua dimensione nei corsi di pittura ma era alla ricerca di nuovi stimoli. Nello stesso periodo si stava chiudendo la campagna elettorale e il fatto che alcuni dei candidati ci abbiano chiesto cosa avremmo voluto cambiare di Montelupo ci ha spinte a farci domande sullo stato dell'arte, in particolare nel centro storico. Così abbiamo avuto modo di conoscerci meglio ed è nata l'idea del gruppo.

C: Come funziona StileLibero? Quali occasioni di confonto avete?
SL: Ci confrontiamo costantemente, costantemente parliamo di cosa potremmo e vorremmo fare e in che modo. Ci vediamo tutti i giorni e in questo un contributo fondamentale lo dà la vicinanza fisica: il centro storico è il luogo dove Marianna e Belinda hanno i loro studi (Marianna Castellani in Via Baccio da Montelupo, Belinda Ninci in via XX Settembre vicino Piazza della Libertà, n.d.r.) e dove Valentina attualmente lavora, così ci troviamo a prendere un caffè e lì nascono le nostre idee.

C: Avete delle regole come gruppo artistico?
SL: : Il gruppo è un'unione libera, che non ha un manifesto che definisce l'oggetto della ricerca, e in cui non ci sono vincoli ma il rispetto delle singole operatività e la voglia di un confronto e di una collaborazione fruttuosa. Il gruppo StileLibero aiuta ciascuna di noi ad uscire dalle proprie abitudini, dagli schemi che tendiamo a utilizzare nel nostro lavoro. Ognuna ha una base di ricerca artistica che esiste nonostante tutto: da questo siamo partite e abbiamo fondato il movimento.

C: Qual è stato il percorso che avete creato fino a ora?
SL: L'intento fino a questo punto è stato quello di creare degli spazi che fossero luoghi d'incontro e non soltanto di esposizione. Durante gli eventi organizzati dal Comune quest'anno abbiamo ospitato nei nostri studi alcuni interventi multidisciplinari. Era il progetto Open Lab: fare sì che le persone visitassero gli studi dove esponiamo il nostro lavoro e il lavoro di altri artisti come spazi aperti, fruibili. Ora con il progetto En Plein Air di Ottobre vogliamo fare il passo successivo, facendo uscire l'arte dagli studi e portandola direttamente in piazza.

C: Cioè? Che succede a Ottobre?
SL: Sabato 11 Ottobre si terrà in Piazza della Libertà "Sedie in Piazza", un evento per creare il quale abbiamo aderito all'invito dell'AMACI, che ha scelto questa data per la decima edizione della Giornata del Contemporaneo (per chi volesse saperne di più, trovate tutte le informazioni qui). Abbiamo invitato artigiani e artisti a portare in piazza le proprie sedie senza porre limiti disciplinari: sedie scolpite, sedie di legno su cui esibirsi in una live performance, sedie metaforiche, sedie letterarie. Vogliamo rendere l'arte direttamente fruibile per il pubblico e mostrare anche il lavoro che c'è dietro, che spesso non viene compreso.

C: Avete progetti per il futuro?
SL: Abbiamo alcuni progetti che però sono a lunga scadenza. Stiamo già pensando adesso a quello che succederà, per esempio, a Settembre 2015. Ci interessa dare respiro alla riflessione, che è una cosa che ogni pratica artistica richiederebbe. Fare interventi artistici a tre teste richiede un lavoro in più, più strutturato. Un'altra cosa che ci piacerebbe è costruire una rete sul territorio. Vorremmo che fosse più naturale parlare della propria ricerca artistica o artigianale per tutti coloro che la praticano intorno a noi. In fondo StileLibero non è nato tanto come progetto ambizioso quanto come pratica di buon vicinato: io sono artigiano, lo sei anche tu, lavoriamo vicini e allora ci incontriamo e parliamo di quello che facciamo. Speriamo che gli eventi che creiamo siano occasioni di incontro in questo senso.


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