domenica 29 giugno 2014

L'estate invernale in biblioteca



In questa calda giornata di fine giugno cosa c'è di meglio che passare il proprio sabato qui nella biblioteca del MMAB? Probabilmente diverse cose, ma nonostante ciò anche oggi decine di ragazzi sono venuti a studiare nelle nostre sale lettura godendosi il freddo polare del nostro climatizzatore (la cui temperatura minima a cui porta l'aria è da inverno sovietico ma può essere impostato fino a raggiungere gli zero kelvin). Certo il caldo gioca anche dei brutti scherzi, come a quel ragazzo che ieri è venuto a chiedere un giornale del 27 aprile. Quando gli abbiamo detto  che purtroppo teniamo i giornali fino a due mesi prima e non oltre lui ha sbottato: "E appunto, il 27 Aprile! sono pochi giorni fa!" al che io e la mitica Camilla ci siamo guardati, spaventati dall'idea di rivelargli la triste verità: era chiaramente stato vittima di un rapimento da parte del re delle fate che l'ha tenuto prigioniero per due mesi cancellandogli la memoria. Invece non può essere il caldo la causa della confusione delle persone che cercano il nostro mefistofelico -in quanto a barba- Cubattoli comunale al telefono: ne esistono di due tipi, quelli che quando gli dici che non c'è credono che li stai raggirando per malignità e ti raccontano la storia della loro vita e quelli che ti raccontano la storia della propria vita sperando che tu possa risolvergli il problema al posto di Massimiliano, ricorrendo alle magiche arti dei bibliotecari (per chi non le conoscesse consiglio la serie di film Libraryan). Ieri abbiamo anche ricevuto una chiamata da una mamma che voleva sapere se facevamo anche corsi di tennis per bambini, le abbiamo detto che ancora non ci siamo attrezzati: siamo solo museo archivio biblioteca ufficio unico e barrino.
Pochi attimi fa ho ricevuto una chiamata da una signora, che riporto integralmente: "MMAB biblioteca buonasera..." voce di donna anziana" TOOMA!" "mi scusi?" "TOOMA!!!" "No signora siamo la bilbioteca"-rumore di cornetta che viene agganciata-. Almeno ha interrotto un po la monotonia del sabato, in cui non molti utenti ci fanno visita per prendere i libri, anche se in queste ultime settimane abbiamo avuto molte visite di persone che prendevano i libri per le vacanze (che noi volontari abbiamo intenzione di passare accampati in riva alla pesa, per ovviare alla carenza di fondi). Il mio momento preferito di questo lavoro è quando qualcuno fa la tessera della biblioteca e chiede se costa qualcosa e te puoi rispondergli: assolutamente no! In un paese dove le persone devono lasciare sempre più spesso cose sugli scaffali, dove il paniere della massaia è sempre più scarno e contiene solo il minimo indispensabile, con la cultura ritenuta un lusso destinato solo alla "classe dirigente"; con ville e beni culturali affidati sempre più in mani private, svenduti al migliore offerente, come se la cultura potesse essere prezzata e messa in vendita per far quadrare il bilancio. Le biblioteche sono uno degli ultimi baluardi della cultura intesa come bene comune, come l'acqua e l'aria, al quale chiunque possa liberamente attingere per colmare la sua sete di conoscenza senza dover mettere mano al portafogli. Noi volontari siamo un po' la controparte animata di una biblioteca: serviamo i cittadini, li aiutiamo, ricevendo in cambio solo quello che serve per il sostentamento essenziale (all'incirca). Per questo quando qualcuno viene a prendere una biografia, un'antologia, un libro di narrativa, un classico, una novità, un fantasy, un giallo, un dvd, un cd, un libro per bambini, mi sento felice e fiero del fatto che in cambio chiediamo solo di passare la tesserina sotto al lettore.

(Mattia)

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