mercoledì 19 marzo 2014

In giro per Montelupo con un fotografo - L'intervista

Dopo avervi mostrato vari e suggestivi scorci di Montelupo Fiorentino fotografati da noi (cioè da Ludovico e Stefania) mentre accompagnavamo il fotografo inviato dalla Provincia di Firenze in giro per la città, oggi finalmente siamo in grado, in esclusiva, di mostrarvi alcune foto scattate da lui, Mario Filoni dell'associazione Quinto Zoom. Queste immagini di Montelupo sono una vera e propria anteprima: verranno infatti esposte all'interno della mostra che avrà come tema le bellezze della Provincia di Firenze, che avrà luogo prossimamente nei locali di Palazzo Medici-Riccardi.
Il sig. Filoni è stato così gentile da concederci una piccola intervista che ci ha permesso di raccogliere le sue impressioni su ciò che ha visto di Montelupo, oltre a informazioni sull'associazione di cui fa parte e sulla passione per la fotografia che coltiva da quarant'anni.

Civilupo: Da quanto fa il fotografo?
Mauro Filoni: più che un fotografo, sono un fotoamatore. Ho iniziato alla fine degli anni "60, con le macchinette fotografiche che iniziavano ad andare di moda allora. La passione per la fotografia mi ha colpito come un virus e ho fatto un percorso simile a quello di altri fotografi autodidatti: prima sono passato per il bianco e nero, poi per le foto a colori, poi le diapositive...e ora, infine, il digitale. Ma per me la pellicola rimane intramontabile, perché ha una qualità che le immagini in digitale non eguagliano.
 C: C'è un soggetto in particolare che le piace fotografare?
MF: Mi piacciono i ritratti. Quando viaggio mi piace fotografare le persone. E poi, i paesaggi.
 C: Viaggia molto?
MF: Mi piace viaggiare ma lo faccio compatibilmente con le mie tasche. Sono anche convinto che a volte non sia necessario fare migliaia di chilometri: qui in Italia abbiamo delle cose bellissime. Basta andare nelle Marche, in Abruzzo...nella Toscana stessa trovo tanti luoghi meravigliosi da fotografare. Certo, all'estero si aggiunge quel quid in più di sconosciuto, di esotico. E per quanto riguarda le persone, in Italia ora con la privacy bisogna chiedere a tutti la liberatoria...
C: Il suo circolo di fotografia si chiama Quinto Zoom.
MF: Sì, Quinto Zoom è il circolo di fotografia amatoriale di cui faccio parte. La sede è a Sesto Fiorentino. E' un circolo abbastanza grande, siamo circa una cinquantina.
C: Più o meno come i comuni della Provincia di Firenze (sono 49, n.d.r)! Ciascuno di voi ha fotografato un comune diverso?
MF: Non proprio. Non tutti abbiamo partecipato a questa iniziativa della provincia. Diciamo che c'è chi si è preso due comuni, chi tre, chi uno. Una media di un comune e mezzo a testa, via.
C: Come mai ha scelto proprio Montelupo?
MF: In realtà ho scelto Empoli, Montelupo e Capraia e Limite. Conosco Empoli, ci ho vissuto dal 1966 al 1971.
C: Nel periodo in cui ha iniziato ad interessarsi alla fotografia, dunque.
MF: Sì. Le prime foto più o meno le ho fatte lì.
C: Che impressione le ha fatto Montelupo?
MF: Ah, Montelupo è stata tutta una scoperta. Ho conosciuto persone piene di entusiasmo come il signor Bartolozzi del Museo del Fiasco. Sono rimasto colpito, poi, da tutto questo paesaggio, da tutto quello che c'è intorno. Ho trovato delle vere e proprie chicche che a volte avrebbero bisogno soltanto di una piccola valorizzazione in più. L'unico appunto negativo che ho da fare è stato per la risposta dell'OPG alla nostra richiesta di fotografare la villa dove è situato. Ho avuto l'impressione che si siano rifiutati solo perché in fondo a chiederglielo erano un semplice fotografo e dei ragazzi del Servizio Civile. Se fossimo stati ministri o sottosegretari, ci avrebbero aperto le porte subito.













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