domenica 2 marzo 2014

La giornata dell'Urpista

In questo Blog abbiamo parlato di musei, di centri giovanili, di biblioteche e di libri (e del loro, a volte particolare, trasferimento...).
Tra gli otto "civilupini", però due non si trovano nei luoghi sopra citati, ma in comune, nella "tana del lupo" (ah! ah!...) e proprio qui, in questo edificio istituzionale, si trova un luogo misterioso, che molti dicono di aver visto, ma che in pochi conoscono veramente: l'U.R.P.
Andiamo quindi a studiare attentamente il gruppo creature che si sono adattate a vivere in questo ambiente.

(L'U.R.P., sormontata dalla tipica aura mistica che la caratterizza...)

L'urpista, abitante tipico di questo particolare ecosistema, inizia la sua giornata con uno strano rituale: l'accensione delle "macchine" (i computer), ovvero gli strumenti più utili per lo svolgimento del proprio compito. O meglio: compiti.

Infatti, le competenze di questo mammifero (è più simile ad un essere umano di quanto si possa credere), messo al servizio del cittadino, sono svariate: dal rilascio di semplici certificati anagrafici o di stato civile, si passa al ritiro di tesserini venatori (per la caccia) o alla consegna di sacchi blu (per l'immondizia); dalla concessione di loculi o ossari nei cimiteri comunali, al rilascio di carte di identità e tessere elettorali; dal fare da tramite con i tecnici (che hanno i loro uffici dietro lo sportello dell'U.R.P.), all'indirizzare i cittadini verso un più specifico ufficio; il tutto intervallato da accertamenti anagrafici per le forze dell'ordine o per altri comuni, o l'inserimento di segnalazioni dei cittadini, o la creazione di divertentissimi (notare il tono ironico) grafici riguardanti varie statistiche.
Sembra sia comune abitudine quella di assegnare al membro più giovane del gruppo degli urpisti (indovinate un po' chi è) i compiti più noiosi, che nessuno sano di mente sarebbe voglioso di fare: e quindi deve inserire i cartellini di identità dei cittadini a cui è stata rilasciata la carta di identità in ordine alfabetico nell'archivio, ordinare i sacchi blu da publiambiente (tramite un sito internet veloce quanto una lumaca con la labirintite), indicare a ospiti internazionali l'ubicazione dei servizi igienici e cose simili...

Insomma, i compiti dell'urpista sono talmente tanti che una domanda sorge spontanea: perché lo fa? Cosa lo trattiene da non scappare verso luoghi più tranquilli e sicuri?
La risposta è semplice e al tempo stesso difficile da comprendere per chi non fa parte di questo habitat protetto: l'urpista è spinto ad aiutare la persona che si trova di fronte, perché prova una grande soddisfazione e gratificazione quando che ha davanti alza lo sguardo, lo guarda e gli dice, sinceramente, "Grazie".

(Il "back office": Anagrafe, Stato Civile, Elettorale e Leva)

Tralasciando il tono scherzoso di questo blog, il ruolo dell'Ufficio Relazioni col Pubblico (U.R.P., appunto) è veramente importante, dato che è l'ufficio che fa da tramite tra i cittadini e il comune, è l'ufficio che sta in "prima linea". Molti non si rendono conto di questa importanza, ma senza il servizio messo a disposizione i cittadini riescono ad orientarsi meglio all'interno della burocrazia italiana, sempre più intricata e esageratamente complessa (il vero luogo misterioso, altro che l'U.R.P. descritta a inizio post!)

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