I ragazzi del Cantiere in visita al Museo Artistico Industriale Bitossi |
Altro giro altra
corsa. Mercoledì vi abbiamo raccontato dell'avvio del Cantiere di
Arte Contemporanea "LO 2.0 Vol.3: Officina d'arte" e del
suo tutor artistico Eugenio Taccini. Oggi invece vi porteremo alla
scoperta delle realtà locali della ceramica che i nostri cantieranti
hanno visitato allo scopo di farsi un'idea di quel che andranno a
combinare.
Marina Vignozzi parla della collezione della prima sala |
Il
primo luogo che li ha ospitati è stato il Museo Artistico
Industriale Bitossi, posto a pochi passi dal Museo della Ceramica,
nell'edificio storico risalente alla fine degli anni '20 un tempo
sede della Manifattura Bitossi. Ora ospita invece la Fondazione
Vittoriano Bitossi che si occupa, tra altre cose, anche di curare
questo piccolo ma splendido Museo. Aperto nel 2003, espone la
produzione di Ceramica Artistica dell'azienda dalla sua apertura
negli anni '20 del Novecento fino ad oggi. L'allestimento attuale
della prima sala è volto proprio a ripercorrere la storia della
Manifattura, dai suoi esordi in chiave robbiana fino all'avvento del
design e alla permanenza di Aldo Londi come direttore artistico
(1946-76), per proseguire verso l'adeguamento allo stile degli anni
'80 e le sperimentazioni dell'era contemporanea.
La sala dedicata ai designers nel Museo Bitossi |
La
seconda sala espone come gioielli pezzi progettati da noti designer
che hanno collaborato con l'azienda nel corso degli anni come Ettore
Sottsass, Matteo Thun, i fratelli Bouroullec, Karim Rashid e tanti
altri. I ragazzi sono stati accolti da Paolo Pinelli ed Elisabetta
Daini, rappresentanti della Fondazione, e dalla storica Marina
Vignozzi, già incontrata in occasione del seminario di apertura del
Cantiere. Hanno
avuto anche la possibilità di visitare l'enorme archivio, che offre
uno spaccato della portata della produzione all'avanguardia della
Bitossi forse ancor più vivido del Museo. Chi vi scrive è una
grande appassionata di ceramica Bitossi e alla visione di "cotanta
roba" si sentiva come un bambino in un enorme centro commerciale
del dolciume. Il discorso iniziale di Paolo Pinelli è stato per i
nostri cantierini, speriamo, fonte di ispirazione e stimolo per la
futura applicazione della teoria alla pratica.
Dopo
aver visto come la ceramica possa trasformarsi in oggetto
d'arredamento e al tempo stesso in opera d'arte, i ragazzi sono
entrati là dove si manipola e si plasma la materia d'elezione del
territorio. Hanno infatti fatto un'incursione nella tana del lupo: in
una Manifattura Ceramica, e specificatamente nella sede di Ceramiche
Virginia, azienda che produce ceramiche artistiche per arredo casa e
tavola interamente artigianali nei pressi di Montespertoli da più di
40 anni. I suoi prodotti sono legati alla tradizione della zona ma
anche alle innovazioni del design e delle tecniche, e sono ormai
utilizzati nelle case europee e statunitensi grazie all'attività di
importanti distributori. Con la linea "Virginia Casa", nata
nel 2009, l'azienda si è imposta definitivamente anche nel nostro
paese.
I
ragazzi sono stati accompagnati direttamente dagli addetti
dell'azienda a visionare le varie fasi di produzione delle ceramiche,
dalla modellatura alla decorazione, fino alla cottura e alla
confezione. Hanno quindi potuto assistere ai passaggi necessari a
trasformare l'argilla in prodotto finito pronto per il commercio, e
non si sono peritati a rivolgere numerose domande ai loro
accompagnatori su tecniche, smalti e temperature di cottura. Alcuni
di loro, studenti dell'Accademia di Belle Arti di Firenze, avevano un
test di ceramica proprio il giorno dopo quindi nulla di meglio di un
ripasso direttamente sui luoghi del misfatto.
In visita al sacrario: l'azienda Ceramiche Virginia |
Le
visite dei nostri eroi non sono terminate ma Civilupo attende a
svelarvi il seguito. Non perdete la prossima puntata!
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