domenica 27 aprile 2014

Il Cantiere in trasferta - Le visite

I ragazzi del Cantiere in visita al Museo Artistico Industriale Bitossi
Altro giro altra corsa. Mercoledì vi abbiamo raccontato dell'avvio del Cantiere di Arte Contemporanea "LO 2.0 Vol.3: Officina d'arte" e del suo tutor artistico Eugenio Taccini. Oggi invece vi porteremo alla scoperta delle realtà locali della ceramica che i nostri cantieranti hanno visitato allo scopo di farsi un'idea di quel che andranno a combinare. 

Marina Vignozzi parla della collezione della prima sala
Il primo luogo che li ha ospitati è stato il Museo Artistico Industriale Bitossi, posto a pochi passi dal Museo della Ceramica, nell'edificio storico risalente alla fine degli anni '20 un tempo sede della Manifattura Bitossi. Ora ospita invece la Fondazione Vittoriano Bitossi che si occupa, tra altre cose, anche di curare questo piccolo ma splendido Museo. Aperto nel 2003, espone la produzione di Ceramica Artistica dell'azienda dalla sua apertura negli anni '20 del Novecento fino ad oggi. L'allestimento attuale della prima sala è volto proprio a ripercorrere la storia della Manifattura, dai suoi esordi in chiave robbiana fino all'avvento del design e alla permanenza di Aldo Londi come direttore artistico (1946-76), per proseguire verso l'adeguamento allo stile degli anni '80 e le sperimentazioni dell'era contemporanea. 
La sala dedicata ai designers nel Museo Bitossi
La seconda sala espone come gioielli pezzi progettati da noti designer che hanno collaborato con l'azienda nel corso degli anni come Ettore Sottsass, Matteo Thun, i fratelli Bouroullec, Karim Rashid e tanti altri. I ragazzi sono stati accolti da Paolo Pinelli ed Elisabetta Daini, rappresentanti della Fondazione, e dalla storica Marina Vignozzi, già incontrata in occasione del seminario di apertura del Cantiere. Hanno avuto anche la possibilità di visitare l'enorme archivio, che offre uno spaccato della portata della produzione all'avanguardia della Bitossi forse ancor più vivido del Museo. Chi vi scrive è una grande appassionata di ceramica Bitossi e alla visione di "cotanta roba" si sentiva come un bambino in un enorme centro commerciale del dolciume. Il discorso iniziale di Paolo Pinelli è stato per i nostri cantierini, speriamo, fonte di ispirazione e stimolo per la futura applicazione della teoria alla pratica. 


Dopo aver visto come la ceramica possa trasformarsi in oggetto d'arredamento e al tempo stesso in opera d'arte, i ragazzi sono entrati là dove si manipola e si plasma la materia d'elezione del territorio. Hanno infatti fatto un'incursione nella tana del lupo: in una Manifattura Ceramica, e specificatamente nella sede di Ceramiche Virginia, azienda che produce ceramiche artistiche per arredo casa e tavola interamente artigianali nei pressi di Montespertoli da più di 40 anni. I suoi prodotti sono legati alla tradizione della zona ma anche alle innovazioni del design e delle tecniche, e sono ormai utilizzati nelle case europee e statunitensi grazie all'attività di importanti distributori. Con la linea "Virginia Casa", nata nel 2009, l'azienda si è imposta definitivamente anche nel nostro paese. 
In visita al sacrario: l'azienda Ceramiche Virginia
I ragazzi sono stati accompagnati direttamente dagli addetti dell'azienda a visionare le varie fasi di produzione delle ceramiche, dalla modellatura alla decorazione, fino alla cottura e alla confezione. Hanno quindi potuto assistere ai passaggi necessari a trasformare l'argilla in prodotto finito pronto per il commercio, e non si sono peritati a rivolgere numerose domande ai loro accompagnatori su tecniche, smalti e temperature di cottura. Alcuni di loro, studenti dell'Accademia di Belle Arti di Firenze, avevano un test di ceramica proprio il giorno dopo quindi nulla di meglio di un ripasso direttamente sui luoghi del misfatto. 



Le visite dei nostri eroi non sono terminate ma Civilupo attende a svelarvi il seguito. Non perdete la prossima puntata!

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