Questo
che vedete nella foto è l'interno del Centro Culturale Nautilus di
Montelupo Fiorentino, che ospita la biblioteca dove si incrociano i
destini di ben quattro del nostro gruppo, la metà di noi. Guardatelo
bene perché tra pochi mesi sparirà, smantelleremo tutto. Tutto ciò
che ora vive e respira al Centro Nautilus verrà presto trasferito
nel MMAB, un grande progetto di co – housing che farà sì che il
Museo della Ceramica ospiti biblioteca e archivio.
Al
Centro, dicevo, ci bazzichiamo in quattro durante questo nostro
servizio civile.
(Matteo, Massimo e Camilla al bancone) |
Al
bancone c'è Camilla, la più giovane delle due Camille, che coi suoi
cappottini con gli alamari, i suoi baschi e i suoi pantaloni a zampa
porta una ventata di San Francisco nel nostro cuore per cinque giorni
la settimana (e anche una o due serate – per chi non lo sapesse e
per i nottambuli, la biblioteca è aperta anche dalle 21.15 alle
23.45). Uno la vede lì, tutta carina nel maglione di lana verdone ma
questa tizia ha vissuto sei mesi in Brasile che era ancora al liceo.
Al liceo, che io pensavo a comprarmi le magliette piratate dei Muse,
lei ha preso ed è andata in Brasile. Ha proseguito poi con altri sei mesi di Erasmus a Lisbona durante l'università, e ora parla il portoghese
benissimo, difatti l'ha anche insegnato in una scuola. Ed è una
delle pochissime persone che ho mai conosciuto che, oltre a
lamentarsi del lavoro orribile che faceva prima di giungere qui,
dello sfruttamento, dello scarso rispetto e della paga insignificante
che nel 99,9 periodico % dei casi tocca a uno della nostra età, quel
lavoro orribile ha avuto anche il coraggio di lasciarlo sbattendo la
porta. Che forse è quello che dovremmo fare un po' tutti in questi
casi.
(Giulia e il suo occhiale fashion) |
Poi
c'è Giulia. Giulia è una tranquillissima e per niente ansiosa. Del
resto, non c'è da preoccuparsi: sta solo facendo due tirocini per
ottenere l'abilitazione come psicologa, programmando vari colloqui
per ottenere un altro tirocinio, ristrutturando una casa qui a
Montelupo dove presto abiterà, andando in palestra
quasi tutte le sere e che altro....? Ah, sì. Facendo il servizio
civile in biblioteca e al CIAF. Ogni volta che la vedo so che quasi
sempre ha già alle spalle svariate ore di lavoro. E non se ne
lamenta mai. Al massimo si preoccupa che quando è fuori dal suo
orario di servizio, sparsa per i vari tirocini che svolge nel mondo,
qualcuno non riesca a contattarla nel caso avesse bisogno di lei.
Mattia
invece è tipo il nostro caso umano personale di nerd che non
riusciamo a ripescare dal suo mondo di fumetti giapponesi e
videogiochi. Il servizio civile lo fa come Giulia, in biblio e al
CIAF. E' giovanissimo – per intenderci, quando è nato lui il Muro
di Berlino era già caduto da un pezzo – ama fare i video e ha
avuto un'esperienza alla tv nazionale come cameraman. Viene a lavoro
con le stalattiti di ghiaccio attorno al naso perché come mezzo di
locomozione usa una motocicletta anche se è inverno profondo inverno
e la temperatura gelerebbe un orso polare avvolto in un piumino
d'oca. E ne è orgoglioso. Si nutre di kebab e altri cibi sostanziosi
(la prima volta che si è seduto vicino a me a mensa ho avuto paura)
e potrei sbagliarmi ma mi pare di capire che è convinto che ci siano
degli aggettivi il cui uso è riservato, su questa Terra, a lui in
particolare: ad esempio, “apocalittico”.
(l'altra Camilla nell'ufficio - bunker) |
(Mattia a forza di andare sulla motocicletta col ghiaccio s'è fatto pure male, perciò non abbiamo foto sue.)
Poi
c'è l'altra Camilla, la più vecchia, praticamente una dinosaura,
che è chiusa in un ufficio-bunker dal quale non passa mai anima
viva e nei periodi clou degli eventi montelupini (il suo servizio
civile si svolge all'Ufficio Cultura del Comune) sta costantemente al
telefono. C'è da stare sicuri che abbia fatto qualcosa di molto
brutto nella sua vita precedente per stare lì dove sta, ma lei dice
che il suo lavoro lo ama. Allora è proprio vero che l'amore è
cieco.
2 commenti:
Sono sicuro che non abbiate messo la foto di Mattia per non essere sommersi da mail di ammiratrici. Comunque è sicuramente una persona apocalittica e gargantuesca.
Infatti, infatti. Già così senza foto abbiamo la mail intasata.
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