domenica 2 febbraio 2014

Chi c'è in biblioteca e cosa sta combinando


Questo che vedete nella foto è l'interno del Centro Culturale Nautilus di Montelupo Fiorentino, che ospita la biblioteca dove si incrociano i destini di ben quattro del nostro gruppo, la metà di noi. Guardatelo bene perché tra pochi mesi sparirà, smantelleremo tutto. Tutto ciò che ora vive e respira al Centro Nautilus verrà presto trasferito nel MMAB, un grande progetto di co – housing che farà sì che il Museo della Ceramica ospiti biblioteca e archivio.
Al Centro, dicevo, ci bazzichiamo in quattro durante questo nostro servizio civile.

(Matteo, Massimo e Camilla al bancone)
Al bancone c'è Camilla, la più giovane delle due Camille, che coi suoi cappottini con gli alamari, i suoi baschi e i suoi pantaloni a zampa porta una ventata di San Francisco nel nostro cuore per cinque giorni la settimana (e anche una o due serate – per chi non lo sapesse e per i nottambuli, la biblioteca è aperta anche dalle 21.15 alle 23.45). Uno la vede lì, tutta carina nel maglione di lana verdone ma questa tizia ha vissuto sei mesi in Brasile che era ancora al liceo. Al liceo, che io pensavo a comprarmi le magliette piratate dei Muse, lei ha preso ed è andata in Brasile. Ha proseguito poi con altri sei mesi di Erasmus a Lisbona durante l'università, e ora parla il portoghese benissimo, difatti l'ha anche insegnato in una scuola. Ed è una delle pochissime persone che ho mai conosciuto che, oltre a lamentarsi del lavoro orribile che faceva prima di giungere qui, dello sfruttamento, dello scarso rispetto e della paga insignificante che nel 99,9 periodico % dei casi tocca a uno della nostra età, quel lavoro orribile ha avuto anche il coraggio di lasciarlo sbattendo la porta. Che forse è quello che dovremmo fare un po' tutti in questi casi.

(Giulia e il suo occhiale fashion)
Poi c'è Giulia. Giulia è una tranquillissima e per niente ansiosa. Del resto, non c'è da preoccuparsi: sta solo facendo due tirocini per ottenere l'abilitazione come psicologa, programmando vari colloqui per ottenere un altro tirocinio, ristrutturando una casa qui a Montelupo dove presto abiterà, andando in palestra quasi tutte le sere e che altro....? Ah, sì. Facendo il servizio civile in biblioteca e al CIAF. Ogni volta che la vedo so che quasi sempre ha già alle spalle svariate ore di lavoro. E non se ne lamenta mai. Al massimo si preoccupa che quando è fuori dal suo orario di servizio, sparsa per i vari tirocini che svolge nel mondo, qualcuno non riesca a contattarla nel caso avesse bisogno di lei.

Mattia invece è tipo il nostro caso umano personale di nerd che non riusciamo a ripescare dal suo mondo di fumetti giapponesi e videogiochi. Il servizio civile lo fa come Giulia, in biblio e al CIAF. E' giovanissimo – per intenderci, quando è nato lui il Muro di Berlino era già caduto da un pezzo – ama fare i video e ha avuto un'esperienza alla tv nazionale come cameraman. Viene a lavoro con le stalattiti di ghiaccio attorno al naso perché come mezzo di locomozione usa una motocicletta anche se è inverno profondo inverno e la temperatura gelerebbe un orso polare avvolto in un piumino d'oca. E ne è orgoglioso. Si nutre di kebab e altri cibi sostanziosi (la prima volta che si è seduto vicino a me a mensa ho avuto paura) e potrei sbagliarmi ma mi pare di capire che è convinto che ci siano degli aggettivi il cui uso è riservato, su questa Terra, a lui in particolare: ad esempio, “apocalittico”. 
(l'altra Camilla nell'ufficio - bunker)

(Mattia a forza di andare sulla motocicletta col ghiaccio s'è fatto pure male, perciò non abbiamo foto sue.)


Poi c'è l'altra Camilla, la più vecchia, praticamente una dinosaura, che è chiusa in un ufficio-bunker dal quale non passa mai anima viva e nei periodi clou degli eventi montelupini (il suo servizio civile si svolge all'Ufficio Cultura del Comune) sta costantemente al telefono. C'è da stare sicuri che abbia fatto qualcosa di molto brutto nella sua vita precedente per stare lì dove sta, ma lei dice che il suo lavoro lo ama. Allora è proprio vero che l'amore è cieco. 

2 commenti:

Chiunque tranne me ha detto...

Sono sicuro che non abbiate messo la foto di Mattia per non essere sommersi da mail di ammiratrici. Comunque è sicuramente una persona apocalittica e gargantuesca.

Civilupo ha detto...

Infatti, infatti. Già così senza foto abbiamo la mail intasata.

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